OGNI MALEDETTA VOLTA

di Federica Dalla Bernardina

Ho bisogno di una pausa da tutto, da me stessa in primis. La fine dell’anno porta con sé ogni volta milioni di dubbi e pensieri di cui farei volentieri a meno e Dicembre è uno di quei mesi in cui ogni volta succede qualcosa di negativo. Oltre al Natale, s’intende. Quando ho aperto questo blog, l’ho fatto con estrema leggerezza e senza assolutamente nessuna pretesa. Avevo semplicemente voglia di scrivere quello che mi passava per la testa in un posto che fosse altro rispetto al mio solito block notes. Mi rendo conto, però, che certe cose nascono per rimanere private, che certi pensieri non devono essere per forza condivisi con destinatari sconosciuti. Alcune situazioni non si possono spiegare facendo attenzione ad usare un lessico ed una ortografia corretti. A volte la penna scrive senza prima elaborare e, in quei momenti, gettare pensieri sulla carta è uno dei gesti più liberatori che per me possano esistere. Ancora più liberatorio, poi, è accartocciare quello stesso pensiero, quello stesso foglio e farlo finire nel cestino. Perchè alcune cose che la mente o il cuore ci vogliono dire, noi semplicemente non le vogliamo stare ad ascoltare.

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di già si è ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di già si è ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.”

Ho letto questa poesia per la prima volta sei anni fa, mentre mi innamoravo totalmente di Prévert. Mi ci ritrovo ancora oggi, ogni maledetta volta. Demoni e meraviglie. Il demone e la meraviglia, insieme, per me.

f.